ROMAGNA

COMUNICATI STAMPA ROMAGNA

Il cordoglio di Cia Romagna per la scomparsa di Raffaele Tamburini

Il presidente Danilo Misirocchi, il vicepresidente vicario Lorenzo Falcioni, il direttivo e i soci di Cia Romagna esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Raffaele Tamburini, venuto a mancare ieri.Primo presidente agricoltore di Cia Rimini, Tamburini è stato una figura di spicco all’interno della confederazione. 

Presidente per due mandati dai primi anni ‘90, quando l’allora Cia-Confcoltivatori aveva sede in via Giordano Bruno a Rimini, guidò l’associazione attraverso un periodo di grande trasformazione e rinnovamento, impegnandosi insieme alla sua presidenza (anch’essa formata per la prima volta da agricoltori) nel miglioramento tecnico dell’offerta dei servizi e nell’avvicinare di più i soci alla gestione politica.

Con grande lucidità e capacità di analisi, Tamburini aveva mostrato grande determinazione e aveva saputo vedere e percorrere strade nuove che contribuissero al sostegno dei soci e delle aziende, nella convinzione che con l’impegno di ognuno si potesse lavorare insieme per accrescere il benessere di tutti, raggiungere una reale giustizia sociale e una migliore qualità della vita.

Cia Romagna, che ne conserverà per sempre il ricordo, è vicina al dolore dei familiari, a cui vanno le più sentite condoglianze.

Fondo Agricat, Cia: “bene rivedere le pratiche, le dichiarazioni stampa sulle aziende erano corrette”

Positiva l’apertura del tavolo permanente, grazie a intervento Lollobrigida, e primi risultati

L’apertura del tavolo permanente avviato dal Fondo Agricat, presso Ismea, rappresenta un’importante apertura al confronto per fare definitiva chiarezza sui ritardi e i numerosi rigetti delle domande di indennizzo per le alluvioni del 2023 e le gelate tardive.

Dunque, bene l’intenzione di rivedere le pratiche e l’intervento, in tal senso, del ministro Lollobrigida affinché si procedesse alla verifica dei dati.

Cia-Agricoltori Italiani commenta così l’esito del primo incontro di ieri con Agricat, Agea e i coordinamenti dei Caa – Centri di assistenza agricola, ribadendo l’esattezza delle dichiarazioni uscite nei giorni scorsi sulla stampa e confermando puntuale presenza alle riunioni del tavolo per superare insieme ogni criticità.

“È sempre più urgente – ricorda Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna – supportare la ripresa delle aziende danneggiate dagli eventi estremi dello scorso anno, in particolar modo in Emilia – Romagna cuore pulsante dell’ortofrutta nazionale, dopo anni già pesanti per l’acuirsi dell’emergenza climatica e della crisi economica”.

Significativi, dunque – per Cia – i primi risultati ottenuti, dalla sospensione dei termini del procedimento amministrativo relativi alle Pec di agosto alla proroga per la presentazione delle domande 2024. Così come l’attenzione alla necessità di innovare celermente il sistema gestionale per mettere tutti gli attori coinvolti nelle condizioni di comprendere, con interventi formativi ad hoc, il processo di rilevamento dei dati e di assegnazione degli indennizzi. 

Il tavolo permanente – conclude Cia – sia fattivamente una leva strategica per l’evoluzione sostanziale del fondo mutualistico e, soprattutto, agevoli in tempi strettissimi il pagamento immediato di tutte le aziende già liquidabili, così come annunciato ieri. Infine, si arrivi alla stipula di una convenzione Agricat-Caa. Sarà cruciale a questo punto evitare insieme il rischio, anche minimo, di ulteriori problemi a carico di un comparto già pesantemente in difficoltà. Cia garantisce in tal senso massima collaborazione. 

“Agricat, finanziato con il 3% della PAC degli agricoltori, doveva essere uno strumento efficace per indennizzare le imprese agricole colpite dai danni catastrofali, peccato che sono arrivate migliaia di lettere di diniego dal Fondo mutualistico”

Lo segnala con disappunto Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna sottolineando che gli strumenti informatici e le procedure farraginose attivate dall’organismo stanno arrecando enormi danni alle imprese agricole

26/8/2024 – Sono migliaia le lettere di diniego, totale o parziale, inviate da Agricat (Il Fondo mutualistico nazionale che copre i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale, ndr) agli agricoltori che aspettavano gli indennizzi sulle produzioni agricole danneggiate da eventi calamitosi.

Lo segnala con disappuntoCia – Agricoltori Italiani sottolineando anche che “Agricat, pagato dagli agricoltori, doveva essere uno strumento efficace spiega in una nota la Ciaquando invece una burocrazia di gestione lenta e male organizzata rischia di fare saltare il banco, con l’unico risultato di non girare le risorse alle imprese agricole colpite. Il Fondo nasce con l’obiettivo di ampliare la base delle aziende che ricorrono a strumenti di gestione del rischio e deve essere quindi integrato alle polizze assicurative; ad oggi Agricat è completamente scollegato dall’assicurazione agevolata. Inoltre, è inconcepibile che strumenti informatici e procedure inadeguate arrechino enormi danni ai produttori scaricando strumentalmente colpe sui tanti Caa – Centri di assistenza agricola”.

L’erogazione dei contributi tecnicamente è prevista nella primavera dell’anno successivo a quello degli eventi calamitosi: nello specifico, ad esempio, l’erogazione dei contributi per l’anno 2023 sarebbe dovuta avvenire indicativamente tra il mese di marzo -aprile 2024. “Chi ha responsabilità nella gestione di questo fondo, non certo i tecnici che hanno avviato puntualmente le praticheconclude la Ciaprenda coscienza della situazione incresciosa e trovi una soluzione”.

Tipici da Spiaggia 2024

Successo anche per la quinta edizione dell’evento che unisce agricoltori e balneari

Cia Romagna ringrazia tutto il personale e le aziende per aver reso possibile anche l’edizione 2024 di “Tipici da Spiaggia”.

Queste le emittenti e gli orari di programmazione dei servizi TV:

TELEROMAGNA (canale 14 in Romagna, domenica 4 AGOSTO   ore 9,00, giovedì 8 AGOSTO ore 22,30

E TV- RETE 7 (canale 10 a Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Fo-Cesena e Rimini,  Canale 635 a Piacenza e Reggio Emilia) domenica 4 AGOSTO   ore 12,00, martedì 6 AGOSTO ore 9,15

TV QUI (canale 17 in Emilia Romagna) domenica 4 AGOSTO  ore 12 e venerdì 9 AGOSTO ore 22,00

Da martedì 6 AGOSTO su www.acieloaperto.com – e su canale youtube https://www.youtube.com/@AcieloAperto

Questo il link del servizio del TGR Emilia-Romagna.

Di seguito una galleria di immagini.

Torna per la quinta edizione “TipiCI da Spiaggia”

Manifestazione ideata dal Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE-Confcommercio in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani: il 29 luglio l’appuntamento è in 3 stabilimenti della riviera romagnola – Milano Marittima, Cesenatico e Porto Garibaldi – dove protagonisti saranno gli agricoltori che faranno assaporare i prodotti tipici del territorio

Stefano Francia, presidente regionale Cia: “Un evento che vuole sottolineare il ruolo determinante delle imprese agricole nell’approvvigionamento delle derrate alimentari

Simone Battistoni presidente regionale del Sib, Sindacato italiano balneari “vogliamo rafforzare l’offerta turistica balneare dell’Emilia Romagna, nella speranza che finalmente il Governo si decida a tutelare un settore fondamentale come il nostro”

Associare il territorio della vacanza ai prodotti tipici per valorizzare e promuovere le eccellenze agroalimentari della regione: è questo l’obiettivo di ‘Tipici da Spiaggia’, evento giunto alla quinta edizione che quest’anno in Emilia Romagna coinvolgerà, il 29 luglio, 3 località della Riviera in altrettanti stabilimenti balneari. L’iniziativa è promossa da Cia Emilia Romagna con il Sib, Sindacato italiano Balneari.
In 3 località, dunque (Milano Marittima al Tangaroa Beach – Cesenatico, Bagno Conti – Porto Garibaldi, Bagno Astor), gli agricoltori porteranno in spiaggia le loro produzioni, A partire dalle ore 11 verrà distribuita frutta fresca di stagione, non solo come gradito omaggio ai turisti e agli ospiti delle località rivierasche, “ma anche per ribadire alcune tematiche di forte rilevanza per il settore come, ad esempio, i costi di produzione che sono aumentati e l’impatto del clima sulle colture – precisa ancora Francia. Una giornata di festa con turisti ed ospiti degli stabilimenti che ci ospitano, quindi, ma anche un’occasione per spiegare le difficoltà dei produttori e del settore agricolo”.
“L’evento “Tipici da Spiaggia” – commenta Simone Battistoni, presidente regionale del Sib, Sindacato italiano balneari – vuole rafforzare l’offerta turistica balneare dell’Emilia Romagna, mettendo in sinergia due eccellenze del nostro Paese: i prodotti enogastronomici Made in Italy e la balneazione attrezzata”. “Due eccellenze – afferma Battistoni – la prima famosa per i suoi prodotti tipici mentre la seconda è altrettanto nota quale componente di un’offerta turistica che si basa su servizi di qualità. L’auspicio – conclude infine il presidente del Sip – è che finalmente il Governo si decida a tutelare un settore fondamentale come il nostro”.

Pesche, albicocche, vigneti e medicai bersaglio delle cavallette in collina

“Ormai aggrediscono tutte le colture e di questo passo arriveranno in pianura. Subito la delimitazione delle aree colpite per attivare la calamità naturale”

Tra le cause della proliferazione della ‘Calliptamus italicus’ il cambiamento climatico e l’abbandono di molte aree collinari ormai non più coltivate

Si allargano a dismisura le esigenze alimentari delle cavallette (Calliptamus italicus, questo è il nome scientifico) tant’è che stanno saccheggiando, oltre ai medicai, i frutteti ed i vigneti – ma anche orti –  nelle colline della Romagna (negli scatti allegati le conseguenze). Lo segnala Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia-Romagna che sta raccogliendo le testimonianze di numerosi agricoltori del territorio. “Il numero elevato e la voracità di questi insetti è tale che ormai aggrediscono tutte le colture, dopo i medicai anche i frutteti, pesche e albicocche, e vigneti – informa Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna – e se il fenomeno di proliferazione continua di questo passo nel giro di pochi giorni arriveranno anche in pianura con prevedibili ulteriori danni”.

In questi giorni le operazioni di raccolta della frutta sono in corso e molti agricoltori si trovano a lottare contro il tempo a causa di un’invasione che non è più un’eccezione, ma da alcuni anni si ripropone puntualmente nel periodo estivo.

È una corsa ormai impari per gli agricoltori che si trovano ad affrontare una crisi dopo l’altra in molti casi senza essersi ‘ripresi’ dalle precedenti – gli fa eco Danilo Misirocchi, presidente della Confederazione romagnola –  e sono costretti  raccogliere prima che le cavallette si portino via tutto. Inoltre l’abbandono delle aree montane e collinari, quindi non più coltivate, aumenta la proliferazione delle cavallette che, peraltro, non trovano antagonisti naturali, spesso rappresentati da animali da cortile come le faraone che sono ghiotte di questi insetti”.

Cia chiede alla Regione di procedere alla delimitazione delle aree per la richiesta dello stato di calamità naturale “attivando la legge 102 – conclude Francia – per questo invitiamo gli agricoltori a segnalare  gli attacchi da cavallette per agevolare la definizione della  mappatura delle aree colpite”.

Welfare e scenari regionali, fra aree interne e cambiamenti demografici

Alcune delle riflessioni al centro dell’assemblea Anp Romagna svoltasi il 18 luglio all’Agriturismo Palazzo Manzoni

Un welfare al passo dei tempi per la salute della popolazione. È il titolo che ha unito Anp-Cia Romagna in un confronto ampio che ha messo in luce la situazione delle persone che abitano i nostri territori, la salute, il futuro e le necessità, soprattutto della terza età. Questo il monito del presidente Anp Romagna, Wiliam Signani, accompagnato nel tavolo dal presidente Cia Romagna, Danilo Misirocchi e dal presidente Regionale Anp, Pierino Liverani.

Sono stati presentati numeri e scenari regionali, evidenziate le aree e zone fragili, nel contributo esposto dalla Paola Pula. Il focus sulla Romagna è stato illustrato dall’assessore Gianandrea Baroncini del Comune di Ravenna con delega alle politiche sociali. Interessante il quadro di osservazioni sul ricambio generazionale e il decremento delle nascite messo in luce dalla presidente regionale Agia Martina Codeluppi. Ha chiuso l’incontro la vice presidente regionale Cia, Valeria Villani, che ha rimarcato la linea politica di Cia Emilia-Romagna sull’impegno verso politiche di welfare a tutela della terza età, in quanto supporto indispensabile per permettere ai giovani e alle famiglie di contribuire al lavoro agricolo, in particolar modo nelle aree interne dove scarseggiano i servizi. Azioni oggi sempre più indispensabili per evitare lo spopolamento delle aree marginali, ma anche per non scoraggiare gli agricoltori.

Il Welfare è uno degli argomenti centrali dell’Associazione Nazionale Pensionati di Cia – Agricoltori Italiani. È un tema non facile da trattare “per il semplice motivo – come dice Wiliam Signani, presidente Anp Romagna – “che ci prende per mano per tutta la vita”. È chiaro quindi, e lo ha ribadito Martina Codeluppi, presidente dei giovani Agia Emilia-Romagna, che il Welfare è centrale nella vita di tutti. Dall’incontro svoltosi all’Agriturismo Palazzo Manzoni l’impegno del sistema Cia a battersi affinché questo insieme di politiche e servizi siano sempre più tesi a migliorare il benessere e la qualità della vita di tutti i cittadini. Si tratta di salute, sanità, istruzione, formazione, occupazione, assistenza sociale, pensioni, integrazione sociale, equità intergenerazionale, solidarietà (anche familiare), politiche abitative. “Le riflessioni sono tante – afferma Signani – Dovremo avere la forza di dare soluzioni all’altezza delle aspettative e dignità alle persone”.

Presidio degli agricoltori alluvionati/I punti per ripartire e salvare produzioni, territorio, redditi e posti di lavoro

Da Pieve Ponte, Faenza (RA), gli agricoltori romagnoli in presidio hanno chiesto di agire in fretta, a più di un anno dalle due alluvioni e dalle frane che hanno travolto la Romagna, per accelerare l’erogazione dei ristori e la ricostruzione.

Con “Vogliamo ripartire”, l’esortazione rilanciata più volte nel corso della mattinata, gli agricoltori intendono abbracciare la dignità di tutti. «Siamo consapevoli che le sfide in essere, nella loro complessità, richiedano condivisione e collaborazione – invocano le organizzazioni agricole promotrici – Siamo anche certi che si debbano allontanare strumentalizzazioni di ogni sorta, per il bene della collettività tutta, per perseguire un obiettivo comune: la salvaguardia, la tenuta e la ripresa delle attività agricole, il rilancio del territorio, a tutela di un valore aggiunto importante che va oltre i confini regionali».

Il presidio voluto da Cia Romagna, Confagricoltura Ravenna, Copagri, Terra Viva Emilia Romagna, Legacoop Romagna e Agci Emilia Romagna ha messo al centro un manifesto in 5 punti, una road map che è di fatto un imperativo inderogabile per chi ha a cuore il territorio ancora martoriato.

Hanno partecipato il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele De Pascale, il sindaco di Faenza Massimo Isola con l’assessore alla sicurezza e protezione civile Massimo Bosi, il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza, di Bagnacavallo Matteo Giacomoni, di Massa Lombarda Stefano Sangiorgi, di Solarolo Maria Diletta Beltrami, di Conselice Andrea Sangiorgi, di Russi Valentina Palli, di Cotignola Federico Settembrini, Federica Malavolti di Riolo Terme insieme ai rappresentanti dei comuni di Alfonsine, Casola Valsenio e Lugo; con loro anche il vicesindaco del comune di Cervia Gianni Grandu e la deputata PD Ouidad Bakkalì.

Delle 6.168 aziende agricole presenti nel Ravennate (al 31.12.2023), il 28-30% ha subito danni più o meno ingenti. Per quanto concerne l’erogazione degli indennizzi di AgriCat – fondo istituito da Ismea per risarcire i danni da calamità – il 50% delle richieste è stato respinto. Delle domande accettate solo 2 aziende su 10 stanno, seppur molto lentamente, ricevendo un parziale contributo.

L’azienda agricola di Alex a Castel Bolognese (RA) è circondata dal fiume Senio. La furia dell’acqua ha sradicato piante da frutto, distrutto capannoni e attrezzature, per un totale di 300.000 euro di danni. «Siamo demoralizzati ma vogliamo essere fiduciosi: sono arrivati solo 30.000 euro di fondi regionali, tutto il resto lo abbiamo anticipato noi per mettere a dimora nuove piante, riparare strutture, comprare trattori e sistemare gli edifici – racconta -. Il Fondo AgriCat? Troppo lunghi i tempi per le perizie».

Giampietro guida una cooperativa agricola che ha 2400 ettari coltivati nei comuni di Conselice, Massa Lombarda, Argenta, Imola e Medicina, al confine quindi con Ferrara e Bologna (seminativi, frutteti, vigneti, con stalla di produzione di latte bio, agriturismo, impianto biogas e azienda faunistico-venatoria), dove lavorano più di 200 persone tra soci e manodopera impiegata. «La perdita complessiva è stata quantificata in 7.800.000 euro – ci spiega – ma abbiamo ricevuto solo 900.000 euro dal fondo di crisi e 130.000 euro dal Ministero del Turismo per l’agriturismo. Stiamo ancora aspettando l’acconto del Fondo AgriCat, ossia 240.000 euro su un danno tabellare di 2.800.000 euro. Poi stiamo faticando a caricare la domanda sulla piattaforma Sfinge da effettuare per ogni singolo comune».

Mirko a Roncalceci (RA) ha 60 ettari di colture specializzate che sono finite sotto 2 metri e mezzo d’acqua per circa una settimana: 200.000 euro di danni con impianti fruttiferi devastati, orticole bruciate e mezzi da buttare. «Sono stato costretto a vendere del terreno per pagare le spese e ad oggi – dice – ci hanno dato 28.000 euro (fondo di crisi) e 5.000 euro (fondo AgriCat): speriamo che questo sia solo un acconto ma non si sa bene. Ci spaventa la burocrazia».

Stefano lancia un appello per l’agricoltura nelle aree collinari. «Vorremmo capire quali siano le reali intenzioni della Politica, delle istituzioni. Così non si può andare avanti. Frane, strade interrotte, ma anche la scarsa disponibilità d’acqua nei periodi siccitosi. Bisogna valorizzare il prodotto di collina, con un piano di sviluppo e caratterizzazione della qualità: frutti più dolci e uve dalla gradazione alcolica elevata». A Riolo Terme (RA) coltiva piante da frutto, viti, grano, orzo ed erba medica. «La mia azienda è stata gravemente danneggiata dall’alluvione. Tuttavia, non abbiamo ancora ricevuto alcun aiuto economico, eccetto un versamento di 13 euro e 83 centesimi da parte di AgriCat a fronte di un presunto danno di 40.000 euro».

Luigi, imprenditore florovivaistico e frutticolo nel Faentino, con terreni tra il Lamone e il Marzeno, ha calcolato complessivamente 5 milioni di euro di danni tra colture in campo, piante e fiori pronti per la vendita. Ha perso all’incirca 98.000 rizomi di peonie, un investimento quasi ventennale visto il ciclo produttivo. «Eppure – spiega – finora sono arrivati solo 90.000 euro dal fondo di crisi, ma so già che con i criteri stabiliti non mi verranno mai ripagate le piante in vaso e le radici perse, neanche i fiori recisi spazzati via. La mia attività è ripartita solo in parte con enormi difficoltà».

Pertanto le organizzazioni agricole chiedono con forza:

  1. Un piano strategico di messa in sicurezza del territorio a partire dalla collina, con interventi strutturali di mantenimento e consolidamento dei terreni;
  2. Semplificazione burocratica e procedure più snelle per le perizie e le richieste di ristoro dei danni alle aziende agricole in particolare quelle di collina colpite anche da frane e smottamenti;
  3. Contributi a integrazione del reddito che siano realmente rispondenti alle esigenze degli imprenditori alluvionati;
  4. Il saldo delle risorse messe finora a disposizione dal Fondo AgriCat per coprire i danni delle aziende agricole alluvionate;
  5. Un maggior coinvolgimento delle associazioni agricole nella gestione del Fondo AgriCat, nella determinazione dei parametri di salvaguardia delle aree alluvionate e nelle tempistiche/problematiche di erogazione dei fondi ministeriali.

Videomessaggio del presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, parte prima

Videomessaggio del presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, parte seconda

Intervento del presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale

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Mercato contadino Ravenna, colonnina elettrica

Il mercato contadino di piazza della Resistenza a Ravenna è ancora più “sostenibile” con la colonnina elettrica inaugurata a inizio luglio. La colonnina eletrrica è ad uso dei produttori agricoli che hanno la necessità di mantenere la catena del freddo per i loro prodotti. L’intervento è stato realizzato in sinergia con il Comune di Ravenna e le associazioni di categoria Cia Romagna, Coldiretti e Confagricoltura

La colonnina ha sostituito i generatori a gasolio che i singoli operatori utilizzavano riducendo così l’impatto ambientale e acustico a vantaggio di tutti.

All’inaugurazione era presente per Cia Romagna Danilo Donati, tecnico responsabile territoriale Cia di Ravenna e Russi. 

Sicurezza in agricoltura, al via a Bagnacavallo il ciclo di incontri

Il tema della salute e sicurezza sul lavoro è particolarmente strategico ed è necessario di tanto in tanto procedere con ripassi e aggiornamenti degli adempimenti richiesti dalla normativa vigente per tenere alto l’impegno sui comportamenti corretti e sicuri. 

A tal proposito Cia Romagna organizza alcuni incontri, il primo dei quali è in programma giovedì 13 giugno alle 20.30 a Bagnacavallo (RA) nella Sala Convegni di Terremerse (Via Cà del Vento n. 21). Sarà l’occasione per approfondire l’insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto nei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti e per evitare o ridurre gli eventi infortunistici così come i rischi professionali e non solo.

Presiede i lavori Danilo Misirocchi, Presidente di Cia Romagna. Interviene Giorgio MontanariTitolare dell’azienda Labhor sistemi di gestione, igiene, qualità, ambiente e privacy. Saranno presenti Jenna Carlucci, Responsabile Ufficio Paghe imprese, lavoro, colf-badanti Cia Romagna e Alessia Buccheri, Direttore Cia Romagna. 

L’appuntamento si terrà prossimamente anche a Cesena (FC) e a Coriano (RN). 

All’inizio di aprile 2024 è stato siglato un Accordo dalla Prefettura di Ravenna insieme a diversi partner, fra cui Cia Romagna, per promuovere la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e l’attenzione si focalizza in particolare sul settore agricolo. L’intesa scaturisce dagli impegni assunti con il patto territoriale di comunità per la prevenzione degli infortuni, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la legalità del luglio 2022.

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