EMILIA ROMAGNA

COMUNICATI STAMPA

Investire sul ruolo svolto dall’agricoltura sociale e dare più forza all’imprenditorialità al femminile

Le Donne in Campo lanciano l’allarme per tutelare gli asili e le strutture per disabili e anziani

“Quando l’emergenza Coronavirus sarà superata – dice Luana Tampieri, presidente dell’associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani -, rischiano di non riaprire quelle che le istituzioni classificano come microimprese, tra cui compaiono anche le scuole per l’infanzia, casa e luogo di crescita dei bambini e le ripercussioni ricadranno sulle donne del settore come sulla quotidianità di tante mamme che stanno sostenendo carichi di lavoro oltremisura”

Secondo i dati di Donne in Campo-Cia sono 5.500 gli asili nido che, in Italia, accolgono bambini dai 0 ai 3 anni e oltre 7 mila le scuole per l’infanzia private che stanno affrontando, ora, una situazione drammatica perché inattive e prive, quindi, di quelle rette che ne garantirebbero la sopravvivenza.

“Queste attività – aggiunge Valeria Villani, presidente di Agia, l’associazione che raggruppa i giovani della Cia-Agricoltori Italiani – hanno una grande importanza per il contributo che apportano alle famiglie e alle donne, come noto, la gran parte degli operatori del settore”. I nonni sicuramente sono una grande risorsa ma è necessario che i bambini tornino anche alla normalità e ritrovino la socialità che li vede in compagnia di altri bambini.

“Tornare alla normalità – prosegue Tampieri – vuole, però, anche dire un’attenzione alle norme imposte dalle normative vigenti. Se la didattica a distanza con il tempo, soprattutto per i più piccoli, è difficile da sostenere non dobbiamo venir meno alle regole che richiamano una scuola sostenibile da tanti punti di vista”. Importante, dunque, l’intervento del Governo. “È necessario – aggiunge Villani – che si torni ad investire sul ruolo svolto dall’agricoltura sociale e venga riconosciuta più forza all’imprenditorialità al femminile che, negli ultimi dieci anni, ha visto crescere e moltiplicarsi progetti come gli agri-asili, le scuole in fattoria o le residenze per anziani e disabili”.

Ma non dimentichiamoci la regione che rappresentiamo. “Un riconoscimento a Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna – conclude Tampieri – per il suo operato che ha visto sempre anticipare idee e proposte. Ci complimentiamo per il buon lavoro che ha svolto nella sanità ma adesso lo stesso impegno lo chiediamo anche per noi donne e per i nostri bambini”.

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