Per il presidente dell’Oi Rabboni è stata rafforzata la programmazione

PIACENZA – “Mi congratulo con le parti trattanti – ha commentato il presidente dell’Oi Pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni -. Il nuovo contratto quadro d’area ha visto la luce prima della fine del mese di febbraio, ovvero in tempo utile per le valutazioni di convenienza, prima delle decisioni di semina e trapianto.
Per molte altre coltivazioni e attività agricole italiane non è così. I prezzi sono sempre fluttuanti e l’effettiva convenienza è accertata solo a campagna conclusa. In secondo luogo, come già nel 2020, la produzione viene programmata sulla base dei reali fabbisogni industriali e delle disponibilità agricole.
Una programmazione quantitativa, ma anche temporale per allungare ed ottimizzare la durata della campagna. Produrre quello che serve, nei tempi utili, accresce la convenienza economica per tutti e consente alla filiera di aumentare la propria competitività. Tant’è che i meccanismi del nuovo contratto promuovono e premiano la qualità verificabile, la più importante leva strategica della competitività italiana nel mondo.
Il contratto siglato, di fatto, apre la campagna del pomodoro 2021 nel Nord Italia.
Le incognite all’orizzonte sono tante: anomalie climatiche, fitopatie, Covid, competitori europei e mondiali, mercati e consumi. Tuttavia, si inizia con il piede giusto. Il contratto quadro è espressione di una coesione della filiera, una risorsa che può fare la differenza nel contrasto agli imprevisti e alle avversità”. I quantitativi sono stati definiti applicando, anche quest’anno, lo strumento dei precontratti, utilizzati per individuare direttamente il punto di equilibrio fra domanda e offerta.